07/01/11

Rapina banca Intesa


Ore 12.10 rapina banca Intesa, una persona a volto scoperto ha fatto irruzione nella filiale di via 24 maggio facendosi consegnare i soldi nella casse. Sul posto i carabinieri.

02/01/11

sanità, il popolo giallo occupa il consiglio comunale di Pontecorvo: 24 ore dopo ricevuti da Mario Abbruzzese


PONTECORVO - Hanno puntato l'indice contro il Presidente del consiglio regionale del Lazio, Mario Abbruzzese, responsabile politico, a loro dire, della chiusura dell'ospedale «Pasquale Del Prete», subito dopo hanno interrotto il consiglio comunale, dove fra le altre cose si sarebbe dovuto discutere dei piani urbanistici, e occupato l'aula.
Il «popolo giallo» a difesa dell'ospedale ha fatto irruzione in municipio aggiungendo un altro capitolo alla battaglia in favore della struttura sanitaria pontecorvese, dal primo gennaio 2011 dismessa, il piano di rientro del Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, infatti, ha decretato la soppressione di 119 posti letto.
Il blitz c'è stato ieri poco dopo le 16, durante la seduta di consiglio: un centinaio di persone ha fatto ingresso nella sala consiliare e si sono stese a terra: «Non ci muoveremo di qui fin quando il signor Abbruzzese non ci viene a spiegare perché ha chiuso il nostro ospedale».
Una mezz'ora di urla e protesta nei confronti degli amministratori di maggioranza alleati con il presidente Abbruzzese. Inutili tutti i tentativi di mediazione messi in atto dagli assessori e dal presidente dell'Assise comunale, Massimo Santamaria. Con determinazione i manifestanti hanno espresso il proprio pensiero.
«Come fate ad essere vicini a una persona che sta distruggendo il nostro ospedale», ha detto Lionello Prignani in rappresentanza dei manifestanti. «Ci aspettavamo politici di spessore purtroppo abbiamo costatato che ognuno guarda al proprio orticello. Questa è una politica miope».
Pochi minuti dopo sono arrivati i carabinieri e la polizia municipale, che hanno proceduto all'identificazione delle persone presenti, nessuno fra i presenti ha cercato di nascondersi, tutti hanno mostrato il documento di riconoscimento. Come dire «per il nostro ospedale siamo pronti a tutto». Una giornata in cui si è consumato lo strappo fra l'amministrazione comunale di Pontecorvo guidata dal sindaco Michele Notaro e il «popolo giallo», lo ha riferito chiaramente Rosina Pagliarini. «Devono dirci con chi stanno, con Pontecorvo o con Abbruzzese. Noi siamo stufi di essere presi in giro, il nostro ospedale offre assistenza a 90 mila persone, come si può solo immaginare di far gravare tutto su Cassino, una struttura già in affanno oggi». Il consiglio è ripreso solo nel tardo pomeriggio.


PONTECORVO - Dopo la vivace protesta in consiglio comunale, con l'occupazione dell'aula da parte di un centinaio di cittadini, si è aperto il tavolo delle trattative con la Regione Lazio.
Il Comitato Civico a difesa dell'ospedale ha incontrato il Presidente del consiglio regionale del Lazio, Mario Abbruzzese, il quale si farà sarà il punto di raccordo fra la Pisana e cittadini per la causa dell'ospedale «Pasquale Del Prete». All'incontro oltre al Comitato, con Lionello Prignani e Rosina Pagliarini, c'era il sindaco Michele Notaro e alcuni esponenti della maggioranza. «Il presidente Mario Abbruzzese, sarà il portavoce delle istanze pontecorvesi», ha riferito il primo cittadino Michele Notaro.
«Noi rimaniamo con i piedi per terra e riformuliamo la nostra proposta al presidente Polverini: l'ospedale non si tocca è un punto fondamentale per la sanità cassinate». Insomma non si placa la protesta per difendere il «Pasquale Del Prete».

Cassino, Fiat stabilità per 120 operai

Un 2011 che si apre nel migliore dei modi per 120 operai Fiat che hanno ottenuto il contratto a tempo indeterminato.
L'accordo è stato firmato ieri mattina nella sede cassinate dell'Unione Industriale della Provincia di Frosinone, a dare la buona notizia, le sigle sindacali, Fism-Cisl, Uilm-Uil, Fiom-Cgil e Fismic, che hanno preso parte al tavolo di confronto.
Gli operai ex dipendenti Ceva, una società del gruppo Fiat, per i quali il contratto terminava il 31 dicembre 2010 hanno ottenuto un contratto a tempo indeterminato con Fiat Auto Spa, senza società intermedie o altri escamotage.
Accanto a questo importante accordo è stata prolungata la mobilità per tre mesi per dare esecuzione piena all'accordo dello scorso anno quando le parti sociali e Fiat decisero che 500 operai sarebbero dovuti andare in mobilità. Ebbene quella mobilità è stata prolungata, ma non per mancate produzioni, ma per una questione tecnica. «Un prolungamento tecnico senza traumi», cosi lo definiscono le sigle sindacali