15/09/10
Il destino dell'ospedale Del Prete è segnato?
PONTECORVO - Il destino dell'ospedale «Pasquale Del Prete» è segnato. La Regione Lazio, chiamata ad approvare il piano di riordino della sanità ha stilato la mappa dei nosocomi ed annesse funzionalità in tutto il territorio di competenza. L'ospedale di Pontecorvo, insieme alle strutture di Subiaco, Palombara, Villa Albani ad Anzio, Marino, Magliano Sabina e Tarquinia, diventerà presidio ad unica specialità, con ricoveri diurni e punto di primo soccorso. Insomma non avrà più la funzionalità di cui gode ora. La notizia della conferma a quanto preventivato alla fine di maggio scorso, è arrivata nel pomeriggio di ieri ed ha suscito molto scalpore, non foss'altro perché attorno alla struttura sanitaria pontecorvese c'è tanto rumore e una mobilitazione popolare che sfocerà nella grande manifestazione del 18 settembre. Anche se molto è ancora da capire e soprattutto ci sono alcuni nodi da sciogliere, ad esempio, quale unica specialità sarà attribuita al Del Prete? Ancora, il punto di primo soccorso sarà in grado di soddisfare le esigenze di un territorio vasto e diversificato? «Piano assurdo che privilegia Roma», è stato il primo commento del delegato alla sanità del comune di Pontecorvo, Gianluca Narducci. «In questo modo non possono essere trattate le emergenze, non ci aspettavamo il tradimento da parte di quei consiglieri regionali di maggioranza che sono venuti a pescare i voti a Pontecorvo e nel sud della Provincia». Subito dopo, annuncia: «Vuol dire che sarà battaglia, lotteremo sino all'ultimo minuto, per questo invito tutti i cittadini a partecipare alla manifestazione di sabato prossimo, 18 settembre». Di diverso tenore il commento del responsabile Sanità dell'Ugl, Salvatore Posta. «Come sempre il nostro è un discorso su ambito provinciale, per questo ribadiamo la necessità di avere un numero di posti letto per acuti basato sul territorio provinciale e non rispetto alla macroarea». Anche il Pd, con il dirigente locale Francesco Loffreda, non lesina critiche al piano. «Fin quando ha governato il centrosinistra l'ospedale di Pontecorvo è rimasto aperto, oggi con il centrodestra c'è un piano di chiusura. Le somme le tirino gli utenti. Invito tutti alla mobilitazione di sabato prossimo», conclude Loffreda.
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