15/09/10
Strappati alla Morte dai medici del Pronto Soccorso
PONTECORVO - Partoriente e nascituro strappati alla morte dai medici del pronto soccorso dell'ospedale «Pasquale Del Prete».
Erano le 9.41 di ieri quando l'ambulanza del 118, in codice rosso, ha fatto ingresso al Pronto soccorso, a bordo una giovane donna all'ottavo mese di gravidanza: dolori lancinanti al basso ventre e stato di malessere generalizzato. La diagnosi stilata nel giro di pochi secondi, se pur con qualche variante, era assai chiara: sospetto distaccamento della placenta ed emorragia in corso, ciò vuol dire che la vita della donna e quella del bambino che porta in grembo sono in pericolo. In imminente pericolo di vita.
In un attimo la dirigente del pronto soccorso, la dottoressa Rita Marsinano, decide il da farsi: al diavolo la burocrazia e i tempi tecnici d’attesa per i trasferimenti, di mezzo ci sono due vite.
Ordine di servizio con richiamo immediato del chirurgo di turno, dell'anestesista, dell'ostetrica intera all'ospedale, del centro mobile di rianimazione del 118 e allerta della sala operatori dell'ospedale «Santa Scolastica» di Cassino.
Alle 9.51, circa 10 minuti dopo, le sirene dell'ambulanza erano già fuori Pontecorvo, verso il Santa Scolastica. Una folle corsa contro il tempo.
Nel frattempo l'intera equipe del pronto soccorso di Pontecorvo, pur continuando il proprio lavoro, non ha mai abbandonato, almeno col pensiero, quella donna.
A metà mattinata la chiamata da Cassino: la donna, se pur sottoposta ad intervento chirurgico, sta bene ed ha messo al mondo una bellissima bambina di 2 chili e 600 grammi. In un attimo gioia e commozione erano palpabili nei volti di tutti componenti dell'equipe di Pronto soccorso.
La perfetta sintonia fra l’ospedale Pontecorvo (che non ha il reparto di ostetricia), la postazione del 118 e l'ospedale «Santa Scolastica» ha fatto si che la sanità cassinate non entrasse in quel vicolo cieco degli episodi di malasanità cui purtroppo negli ultimi tempi si assiste in varie parti d'Italia. Questa è la sanità che funziona, questa è la sanità che vuole la gente e che difenderà con i denti.
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