Una mappa delle discariche dismesse nel sud della Provincia di Frosinone ricca e variegata a tratti complessa, un viaggio, quello dei rifiuti, lungo una quindicina di anni e non ancora ultimato. Un viaggio che fa tappa a Cassino, Pignataro e Pontecorvo.
Ma quel è lo stato delle ex discariche che rientrano nella competenza della Società Ambiente Frosinone nel cassinate?
Se per l'ex sito di deposito immondizia urbana di Cassino, in località Panaccioni a Sant'Angelo, e quella di Facciano a Pignataro Interamna, non ci sono problemi di rilievo, dacchè la messa in sicurezza è di fatto ultimata, il discorso cambia quando si parla dell'ex discarica regionale di Pontecorvo, in località San Paride. Qui la messa in sicurezza definitiva tarda ad arrivare. La montagna di rifiuti deve essere ricoperta da uno strato di materiali impermealizzanti. Ma questo non avviene. Il motivo si scopre ascoltando il dirigente tecnico della Società Ambiente Frosinone, dottor Suppressa, il quale ha offerto una fotografia assai nitida delle discariche nel cassinate.
«La situazione delle discariche dismesse nel sud della Provincia è la seguente - dice Suppressa -: Facciano a Pignataro Interamna è totalmente in sicurezza, dacchè le balle di rifiuti sono state tolte, quindi non ci sono problemi. A Cassino nell'ex discarica di Panaccioni non ci sono grossi problemi anche se attualmente, come Saf, siamo limitati nelle manutenzione a causa di un giudizio civile, si attende una Ctu.
Totalmente diverso è il problema di San Paride a Pontecorvo. L'ex sito discarica è stato messo in sicurezza con la recinzione, viene tenuto sotto controllo con la manutenzione ordinaria, il prelievo del percolato, anche se la messa in sicurezza definita, con la copertura superficiale della massa di rifiuti ancora non è avvenuta», dice il dottor Suppressa.
«Da tre anni in Regione c'è il nostro progetto e nessuno si è degnato di prenderlo in considerazione. Per la precisione lo abbiamo presentato a maggio del 2007, e a tutt'oggi nessuno sa dire quando sarà finanziato». Una grave situazione ambientale sul territorio di Pontecorvo passata in secondo piano, ma che presto potrebbe riaffiorare. La montagna di rifiuti, si parla di milioni di metri cubi, è lì esposta al sole, alla pioggia.
Lo stato dei fatti è assai desolante per i cittadini: da una parte la Provincia che non ha poteri per intervenire, dall'altra la Saf che ha presentato il progetto ma la Regione non lo approva, dall'altra ancora il Comune che non ha nemmeno voce in capitolo. Morale? I cittadini del sud della Provincia e di Pontecorvo sono destinata a vivere nel triangolo della «monnezza».
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