20/09/10

Manifestazione ospedale... in 5000 per dire no alla chiusura dell'ospedale



In cinquemila per dire «no» alla chiusura dell'ospedale Pasquale Del Prete, occupata l’autostrada A1 Roma - Napoli.
Un fiume di gente (3500 per la Questura, 5000 secondo gli organizzatori) ha preso parte alla manifestazione in favore della struttura sanitaria pontecorvese.
Molti gli slogan visti per le strade: «L'ospedale non si tocca», oppure «Ospedale sei stato nominato da Badaloni, Storace, Marrazzo e Polverini», ancora, «Uniti si vince, no alla chiusura dell'ospedale». Insomma la gente ha mostrato veramente di avere a cuore le sorti dell'ospedale.
La mattinata si è aperta, come da programma, con il raduno nei pressi del nosocomio, il buongiorno si è visto subito: alle 8.30 la città è rimasta paralizzata, serrata totale dei commercianti che davanti alle saracinesche hanno esposto un necrologio recante la scritta «Chiuso, Salviamo l'ospedale di Pontecorvo» e lenzuoli bianchi ai balconi.
«Questa è la manifestazione del popolo, della gente incazzata che dice no all'intrusione della politica nel diritto alla salute garantito dall'articolo 32 della Costituzione», ha tuonato davanti alla marea di persone il coordinatore del comitato Cittadino, Gabriele Zonfrilli. «Questo piano che taglia l'ospedale di Pontecorvo per farlo diventare una Rsa non ci piace, per questo oggi come domani siamo pronti alla mobilitazione», ha detto Gianluca Narducci delegato alla Sanità del Comune di Pontecorvo. Infine ha preso la parola Anselmo Rotondo che ha ricordato che «la battaglia per l’ospedale ha avuto inizio nel 2001 con lo sciopero della fame di Elvio Evangelista».
Intorno alle 9.45, è stata la volta della sfilata, il serpentone di gente ha mosso i passi verso il casello A1. Poco dopo le 11 ha raggiunto l’autostrada e dopo un breve discorso di uno degli organizzatori, circa 1500 persone hanno superato le barriere autostradali: donne, anziani, bambini pronti a tutto. A fatica il servizio d'ordine ha gestito i manifestanti che hanno raggiunto la carreggiata nord. Chilometri di coda sull’A1, solo dopo un’estenuante trattativa cui ha preso parte anche il sindaco di Pontecorvo, Notaro, il quale ha annunciato che il presidente della Regione, Polverini, in settimana riceverà una delegazione, hanno abbandonato l'autostrada. Moltissimi rappresentanti istituzionali: tutti i paesi limitrofi erano presenti: Esperia, Pico, San Giorgio a Liri, Pastena, Roccasecca, Arce, Colle San Magno, San Giovanni Incarico, Aquino, Pignataro, Castrocielo. Oltre al vice presidente della Provincia Fabio De Angelis e i consiglieri regionali, Scalia, Tedeschi e Peduzzi. Si attende ora l'incontro con la regione Lazio.

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