PONTECORVO - Dopo la manifestazione, scattano le indagini.
Le forze dell'ordine avrebbero aperto un fascicolo d'indagine per appurare responsabilità a carico di chi, durante la manifestazione di protesta contro la chiusura dell'ospedale di Pontecorvo, avvenuta sabato 18 settembre, ha commesso illeciti. Momento centrale dell'attività investigativa sarà senz'altro l'occupazione dell'Autostrada A1 Roma - Napoli. Il reato per cui si procede è l'interruzione di pubblico servizio e il danneggiamento. Insomma a seguito della vivace protesta che ha portato in piazza quasi cinquemila persone potrebbero esserci risvolti giudiziari.
Stando ad alcune indiscrezioni raccolte pare siano stati anche eseguiti alcuni accessi presso gli uffici dello stato civile ed anagrafe dei comuni coinvolti nella protesta. Una quindicina i comuni interessati alla protesta e che rientrano nell'area di competenza dell'ospedale «Pasquale Del Prete».
Contestualmente si starebbero visionando i filmati registrati dagli uomini del servizio d'ordine, coordinato dalla Questura di Frosinone in collaborazione con la locale compagnia dei carabinieri. Ogni movimento, allusione e grido di protesta è stato repertato dal personale della Questura e dei carabinieri dislocati lungo il serpentone umano che sabato scorso dall'ospedale «Pasquale Del Prete» ha raggiunto il casello dell'autostrada uscita Pontecorvo - Castrocielo. Una massiccia partecipazione popolare che ha mandato in scena una manifestazione senza precedenti, dai toni pagati almeno sino all'ingresso forzoso in autostrada di anziani, donne e bambini e l'occupazione della corsia Nord per circa mezz'ora. Una protesta che potrebbe non essere stata fine a se stessa considerato che presto la Regione Lazio incontrerà i sindaci e il comitato civico.
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