10/01/12
di Christian Proietti
C.V.D. , come volevasi dimostrare. È questo il primo commento che posso fare alla luce dei movimenti politici che hanno stravolto negli ultimi giorni l’Amministrazione Comunale.
Il 2 gennaio, con coraggio e convinzione ho compiuto un gesto che aveva la pretesa di fare da cartina tornasole all’Amministrazione in cui avevo creduto. Sono giunto a compiere quel gesto dopo mesi di riflessione e dopo avere ampiamente raccolto il sentore popolare. Un’Amministrazione disunita, scoordinata, senza un leader e con poca programmazione condivisa: questa l’immagine data ai cittadini in quasi 2 anni, questa purtroppo l’immagine che provavo a combattere dall’interno.
Le mille buone intenzioni sempre ripetute all’interno della maggioranza non avevano ancora portato ad un’inversione di tendenza netta e tangibile, a quel cambiamento radicale di cui il Paese ha bisogno. Ho detto di non volere più occupare una poltrona senza segnali chiari e forti di cambiamento, ho suggerito le possibili soluzioni e ho dato un chiaro messaggio a Sindaco e colleghi amministratori: “sono deluso dalla nostra amministrazione, convincetemi e fatemi tornare la fiducia, come se fossi un qualsiasi cittadino”.
Cosa mi attendevo? Che finalmente i tanti proclami fatti al nostro interno si trasformassero in realtà, mi aspettavo un Sindaco che prende in mano l’Amministrazione, la compatta e cambia passo ad un’attività amministrativa lenta e tentennante.
Cosa è successo? Che si è ritenuto più importante mettere al sicuro numeri e poltrone piuttosto che interrogarsi immediatamente sulle mancanze reali e tangibili sollevate da un giovane assessore che ha avuto il coraggio di dire “così non va”. I movimenti politici di questi giorni non smentiscono le motivazioni che mi hanno spinto a rassegnare le dimissioni, ma le avvalorano e le aggravano. Ancora una volta nel nostro paese i buoni propositi vengono sacrificati sull’altare dei numeri e dei diktat politici.
Alla luce di tutto questo ritengo fallito il progetto politico di “Pontecorvo Rinasce” e del Sindaco Michele Notaro in cui avevo creduto, mi rammarico per non potere portare avanti in questo momento le azioni che con tanti amici stavo condividendo e mi scuso per questo, ma la mia opposizione a questa amministrazione è l’unica strada coerente con quel movimento di vero cambiamento che avevo sperato e che continuerò a coltivare: la mia dignità e la mia coscienza sono di gran lunga più importanti di una poltrona che io, primo e fino ad ora unico tra gli eletti, ho avuto il coraggio di rifiutare.
Le mie dimissioni hanno portato ad un bivio questa amministrazione, avevo offerto loro uno spunto di stimolo, ma hanno preferito i numeri confermando ed aggravando così i dubbi da me sollevati; la matematica è una scienza esatta e dunque alla luce di questa buona dimostrazione non posso che concludere: C.V.D. , come volevasi dimostrare.
Consigliere Comunale di Pontecorvo
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