01/07/12

Chiusura del Tribunale: l'opinione pubblica batta un colpo


Di Davide Iannarelli

Scelta coraggiosa e del tutto condivisibile quella del sindaco di Cassino, Golini Petrarcone, di paventare la restituzione della medaglia d'oro al valor militare in caso di soppressione del tribunale di Cassino. Una forte presa di posizione contro l'assurdità di vedere tagliati servizi essenziali come gli uffici giudiziari e gli ospedali e lasciare invece integri enti privilegiati decisamente meno necessari. Uno stato che dà le medaglie ai cittadini e poi toglie i servizi primari a quegli stessi cittadini è uno stato poco credibile e poco lungimirante. In tali casi la voce del territorio e dei sindaci che lo rappresentano deve farsi sentire con forza e determinazione.
Ma anche l'opinione pubblica non deve restare inerte di fronte alla dinamica delle grandi manovre in atto senza chiedersi, ad esempio, perché la scure dei tagli, che si è abbattuta inflessibile su ospedali, come quello di Pontecorvo, e che intende abbattersi anche su tribunali, come quello di Cassino, non sia stata altrettanto inflessibile nel tagliare i costi di enti come le 'authority' (autorità per l'energia, l'editoria, la privacy, etc. fino all'ultima nata, l'autorità per la trasparenza e l'integrità della pubblica amministrazione), poco rappresentativi delle quotidiane esigenze dei cittadini e sostituibilii con l'assegnazione delle funzioni ai ministeri di competenza. Con oltre 2.500 dipendenti e un costo complessivo di circa 200 milioni di euro all'anno, è lecito domandarsi come mai le 12 autorità indipendenti italiane, tra le meglio remunerate poltrone della repubblica, continuano non solo a sfuggire alla scure dei catoni dell'austerità, ma anche a moltiplicarsi.
Tuttavia è necessario avere coraggio anche nel porsi coerentemente rispetto ad enti locali che meriterebbero la soppressione o quanto meno una drastica cura dimagrante, come i consorzi di bonifica (Consorzio Valle del Liri) e i consorzi per lo sviluppo industriale (Cosilam), i quali, con risultati storici discutibili e anch'essi sostituibii con passaggio di funzioni agli enti territoriali, potrebbero contribuire a liberare risorse per mantenere i servizi primari.
In una democrazia matura l'alternanza delle vacche magre e delle vacche grasse arrivi per tutti o per nessuno.

avv. foro di Cassino

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